In Olanda per la formazione sull’educazione ambientale

Dall’ 8 al 14 aprile lo staff di InEuropa ha partecipato ad un corso di formazione sull’educazione ambientale, tenutosi ad Assen, nei paesi Bassi ed organizzato dalla società olandese Quarter Mediation.

Insieme ad altri insegnanti e formatori di 4 Istituti Scolastici provenienti da Portogallo, Germania e Ungheria abbiamo approfondito l’importanza dell’educazione sostenibile per giovani ed adulti e imparato nuove tecniche di formazione e apprendimento più stimolanti ed efficaci.

Una settimana di lezioni teoriche, laboratori pratici e visite didattiche nella suggestiva cornice rurale della cittadina di Assen, a nord est dei paesi Bassi, nella provincia di Drenthe.

Di seguito il diario di bordo con gli aspetti più rilevanti emersi dell’esperienza:

SCAMBIO E CONDIVISIONE

L’esperienza di mobilità è innanzitutto possibilità di scambio e condivisione. Una settimana insieme a persone provenienti da altri paesi non può che arricchire il nostro bagaglio culturale e rafforzare la nostra identità europea.

La domenica pomeriggio, arrivati ad Assen, dopo una sessione introduttiva sulle principali attività oggetto del corso, è stata organizzata una “fiera europea” con l’obiettivo di far conoscere in maniera più approfondita tutti i partecipanti del corso attraverso uno scambio culturale, che aveva come oggetto le tradizioni culinarie.

Ciascun partecipante ha arricchito il tavolo con cibi provenienti da Italia, Olanda, Portogallo, Germania e Ungheria, condividendo allo stesso tempo sapori e racconti legati alle diverse tradizioni.

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L’IMPORTANZA DELLA DIDATTICA

Nonostante il corso avesse come obiettivo principale l’educazione sostenibile, è stato utile e rilevante approfondire e mettere a confronto, non solo i diversi sistemi educativi nazionali in un’ottica europea, ma anche scoprire buone pratiche educative generate da efficaci politiche di istruzione.

Nei Paesi bassi l’istruzione scolastica è uno dei capisaldi delle politiche sociali, dello sviluppo socio-economico del paese. Lo Stato investe molto nell’istruzione: dalla scuola materna, alle primarie, fino ad arrivare a licei, scuole professionali ed università. Nessun grado di istruzione, così come nessun profilo educativo viene tralasciato: la visita al Drethe College ne costituisce un esempio.

Il Drenthe College è una scuola professionale nella quale si insegnano diverse professioni: dall’infermieristica, alla ristorazione, all’informatica, al turismo. Ciascuno studente, oltre ad avere a disposizione aule dotate dei migliori sistemi digitali, può imparare il proprio mestiere immedesimandosi direttamente nell’ambiente lavorativo scelto: al posto delle aule i ragazzi apprendono in corsie ospedaliere, sale ristorazione, cucine, ecc…La struttura del college è una vera e propria riproduzione architettonica del posto di lavoro!

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INSEGNAMO RICICLANDO!

Ci sono vari modi per sensibilizzare all’importanza della tutela dell’ambiente. Nell’insegnamento dell’educazione ambientale non può certo mancare il richiamo al riciclo!

Il Mind Mapping è una tecnica utilizzata in molte situazioni: dallo sviluppo ed elaborazione di progetti, alla facilitazione dei corsi, all’insegnamento in classe. Con questa tecnica si può rappresentare qualsiasi idea al centro della nostra indagine, stimolando anche la condivisione ed il rafforzamento del gruppo.

Dopo esserci divisi in gruppo, abbiamo scelto la parola chiave “ambiente” e da lì abbiamo sviluppato idee e concetti, utilizzando esclusivamente materiali da riciclo.

Questa attività ci ha permesso di aumentare le capacità di lavorare in gruppo, sviluppare nuove capacità di elaborazione concettuale e porre maggiore attenzione al concetto del riciclo.

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UN GIORNO NEI PANNI DI

Quale modo migliore per imparare la storia e le tradizioni di altre civiltà, vissute in periodi storici lontani, se non quella di immedesimarsi vivendo una delle loro giornate tipiche?

Le recenti teorie didattiche si orientano sempre di più sull’educazione non formale, come migliore pratica rispetto alle lezioni frontali. Sia nell’educazione scolastica che nella formazione degli adulti, è importante innanzitutto stimolare la curiosità nell’approfondimento di determinate materie e discipline.

Durante la visita la Museo archeologico di Drenthe, abbiamo scoperto la storia degli abitanti dei villaggi della zona ai tempi delle tribù germaniche: attraverso un gioco di ruolo abbiamo imparato a procurarci cibo con la caccia, preparare medicamenti con erbe naturali raccolte nei boschi e difenderci dalle invasioni romane, usando ciascuno le abilità e le competenze che ci erano state assegnate, e cooperando insieme in un’ottica di condivisione tipicamente tribale.

Questa attività rientra nel programma EduLARP organizzato dal Museo di Drenthe, un programma educativo per le scuole che combina storytelling e role-playing, strumenti utili per insegnare attraverso un approccio  cooperativo ed interattivo.

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CACCIA AL TESORO

Come scoprire in maniera divertente e coinvolgente le bellezze ed i patrimoni che offre il nostro territorio?

Un’altra metodologia che può rappresentare un valido sostituto alla classica lezione frontale è la caccia al tesoro. Come nel gioco classico, i discenti si lanciano in prima persona alla scoperta degli elementi storici, architettonici e naturalistici della propria città.

Così siamo partiti all’esplorazione della città di Assen scoprendo monumenti, palazzi e specie animali del luogo, scattandoci un selfie di gruppo per ogni tesoro scovato!

Anche in questo caso l’attività riesce ad integrare lo sviluppo di altre capacità quali spirito di collaborazione, capacità di orientamento e capacità digitali.

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TOPI DI ARCHIVIO

Quante volte abbiamo sentito parlare del lavoro dell’archivista come noioso e solitario: una raccolta di scartoffie da analizzare, rinchiusi magari in un ambiente buio e poco confortevole.

Vero è che il lavoro di archivio rappresenta un punto di forza per la conservazione della memoria storica.

Come faremmo a scoprire altrimenti la storia, le vicissitudini dei nostri antenati, le vicende sociali e politiche del nostro paese?

Ad Assen c’è un particolare Museo Archivio della provincia di Drenthe, dove studenti ed adulti possono trascorrere alcune ore appassionandosi della storia degli antenati della famiglia d’Orange.

E così anche noi abbiamo approfittato della visita in archivio per giocare ad Operation Sigismund e scoprire dove Sigismund, braccio destro di Re Guglielmo V, aveva nascosto il sigillo del sovrano. Dopo esserci divisi in gruppo, ciascuno con una propria speciale postazione pc, abbiamo dovuto risolvere quiz, decifrare documenti di archivio, mappe ed oggetti risalenti alla fine del 1700.

In questo modo abbiamo riscoperto in maniera divertente e stimolante il fondamentale ruolo dell’archivista, come conservatore e promotore della memoria storica.

Questa attività potrebbe essere replicata in qualsiasi museo, incoraggiando la partecipazione, lo spirito di collaborazione e le capacità tecnico organizzative dei discenti partecipanti.

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A conclusione delle nostre attività non poteva certo mancare la visita al mulino! Nei Paesi bassi il mulino, oltre ad essere diventato con gli anni il simbolo della nazione, ha ricoperto un importante ruolo, a partire dalla gestione  delle acque per la coltivazione, alla produzione di energia, alla produzione di cereali. Nel mulino ci siamo immedesimati nella storia di vecchi agricoltori, produttori di cereali, venditori di generi alimentari.

Anche in questo caso l’attività è stata una fonte di stimolo per lo sviluppo di nuove tecniche di insegnamento: il coinvolgimento diretto nella pratica di determinate professioni aiuta lo studente ad approfondire in maniera complementare argomenti quali storia, arti e mestieri, scienza e tecnologia.

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