Alla riscoperta del suolo nelle campagne olandesi

A settembre 2018 lo staff di InEuropa ha partecipato a un corso di 2 giorni sulla fertilità e la protezione del suolo presso la fattoria Aarde-Werk De Stegge, a Winterswijk-Kotten in Olanda.

Aarde-Werk De Stegge è un angolo di campagna olandese gestito biologicamente, seguendo i principi della permacoltura e dell’holistic management da professionisti esperti in Deep Ecology, permacoltura e conservazione del suolo, partner locali del Global Action Plan Netherlands, a sua volta membro della rete Global Action Plan International.

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Il corso è iniziato con un’introduzione alla cura del suolo attraverso semplici attività pratiche quotidiane che possono avere un impatto sulla qualità del terreno, sull’ambiente e la coesione sociale (ad esempio: coltivare un piccolo orto sul proprio balcone, organizzare attività comunitarie legate all’ambiente come orti urbani, street composting, cura degli spazi verdi comuni). La riflessione è continuata visitando la fattoria, scoprendo le modalità di formazione del suolo e le sue funzioni, come quella di intrappolare il carbonio e contribuire alla mitigazione del clima. I partecipanti sono poi stati introdotti ad alcuni metodi per la conservazione e rigenerazione del suolo che invitano ad un ritorno a tecniche di allevamento e agricoltura che imitino la natura, come il metodo della food forest e lo strip grazing.

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La food forest è un tipo di coltivazione multifunzionale a bassa manutenzione che prende a modello l’ecosistema foresta (da qui il nome) e nel quale si coltivano piante da frutto e noci, piante da legno, ortaggi, aromi, fiori, erbe medicinali, fibre tessili, piante mellifere, ecc. che non fa altro che simulare l’equilibrio naturale di un bosco dove piante e alberi, microrganismi e animali contribuiscono al mantenimento della materia organica nel terreno e ad un complessivo stato di salute del suolo.

Lo strip grazing è una tecnica di pascolo che cerca di contrastare l’eccessivo sfruttamento del suolo dato dall’allevamento di animali costretti sempre sulla stessa area favorendo una circuitazione degli animali su aree diverse di terreno in momenti diversi dell’anno, in modo da massimizzare i benefici dati dalla presenza del bestiame (disponibilità di concimi organici, limitazione dell’effetto compattazione del suolo dato dai trattori, naturale stimolo alla rigenerazione delle piante) dando al suolo il tempo di recupero necessario quando gli animali vengono spostati su un’altra area di pascolo e permettendo una vera rigenerazione data dallo stimolo generato dal pascolo. Tale tecnica ha recentemente dimostrato, negli studi e applicazioni di Allan Savory, di essere capace di contrastare l’avanzare della desertificazione.

Il secondo giorno è stata approfondita la connessione tra suolo, cibo sano e salute. I partecipanti hanno sperimentato come ripristinare buone condizioni del terreno attraverso esercizi pratici: analisi del suolo e delle piante indicatrici del suo stato di salute (in base alle caratteristiche delle loro radici); test sulla composizione dei campioni di terra portati dai partecipanti; esame della qualità di campioni di terra a vari livelli di profondità nella fattoria e in campi circostanti; test del pH del terreno della fattoria. E’ stato infine approfondito il concetto di materia organica e la formazione e l’utilizzo corretto del compost.

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InEuropa torna a casa avendo riscoperto il legame di molte azioni quotidiane col suolo e con le sue funzioni, fondamentali per l’equilibrio ambientale globale, consapevolezza che potrà essere spesa in nuove progettualità per il cambiamento dei comportamenti verso stili di vita sostenibili.