Lanciata la nuova Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile

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Approvata ieri l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile a conclusione del summit delle Nazioni Unite che si è svolto a New York dal 25 al 28 settembre ed ha visto coinvolti più di 150 capi di Stato e di governo.

L’Agenda 2030 (precedentemente nota come Agenda per lo sviluppo post-2015), partendo dai Millennium Develompment Goals del 2000, stabilisce un quadro universale che possa servire come riferimento a tutti i Paesi per sconfiggere la povertà e conseguire uno sviluppo sostenibile entro il 2030.

A questo fine sono stati individuati 17 ambiziosi obiettivi di sviluppo sostenibile e 169 obiettivi associati riguardanti temi quali la povertà, la sicurezza alimentare, la vita sana, un’educazione di qualità, la parità di genere, l’occupazione, le diseguaglianze, l’accesso all’acqua, oltre che le infrastrutture, l’energia e l’innovazione sostenibile, i cambiamenti climatici, le gestione sostenibile delle risorse naturali, la biodiversità, l’accesso alla giustizia e le istituzioni responsabili.

L’agenda comprende inoltre il programma d’azione delle Nazioni Unite adottato lo scorso luglio in occasione della conferenza di Addis Abebapdf, nel quale vengono illustrati i mezzi necessari alla sua attuazione, comprese le risorse interne, i finanziamenti privati e gli aiuti pubblici allo sviluppo (APS).

Punto di riferimento per la definizione dell’agenda, oltre agli obiettivi di sviluppo del millennio (MDGs), sono state sia la conferenza delle Nazioni Unite Rio +20 sullo sviluppo sostenibile del 2012 che le conferenze sul finanziamento dello sviluppo. A sua volta essa svolgerà un ruolo fondamentale nei negoziati in corso per il raggiungimento di un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici che si concluderà a Parigi il prossimo dicembre.

Importante innovazione fatta propria dall’Agenda 2030 è il concetto secondo cui lo sviluppo sostenibile è perseguibile attraverso progressi simultanei sul piano economico, sociale ed ambientale che siano anche integrati tra loro. Previsto inoltre un meccanismo di monitoraggio e riesame tale da consentire sia un controllo dei progressi ottenuti nel corso della sua implementazione, che una concreta assunzione di responsabilità.

Fondamentale per la sua implementazione sarà dunque il coinvolgimento di tutti i Paesi, sostenuto non soltanto dai governi ma anche da tutti gli stakeholders a tutti i livelli (cittadini, società civile, settore privato, mondo accademico, ecc.): alla base vi è dunque una procedura partecipativa senza precedenti.

L’Unione Europea, che fin dall’inizio ha svolto un ruolo principale nella determinazione della nuova agenda e dei relativi obietti di sviluppo sostenibile, è determinata ad impegnarsi per una sua completa implementazione facendola propria tutte le sue politiche ed azioni.

 

I nuovi obietti di sviluppo sostenibile in sintesi:

Questi dunque in sintesi i concetti chiave che stanno alla base dei 17 obiettivi sullo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SGDs) individuati dall’agenda 2030:

  1. No povertà
  2. Zero fame
  3. Buona salute e benessere
  4. Educazione di qualità
  5. Parità di genere
  6. Acqua pulita e strutture igienico-sanitarie
  7. Energia pulita e accessibile
  8. Lavoro dignitoso e crescita economica
  9. Industria, innovazione e infrastrutture
  10. Riduzione delle diseguaglianze
  11. Città e comunità sostenibili
  12. Consumo e produzione responsabili
  13. Azione per il clima
  14. Conservazione dei mari
  15. Protezione del suolo e biodiversità
  16. Pace, giustizia e istituzioni forti
  17. Alleanza mondiale per il perseguimento degli obietti

 

Riferimenti:

– Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – sito ufficiale dell’UNDP
http://www.undp.org/content/undp/en/home/mdgoverview/post-2015-development-agenda.html

– news dell’Unione europea relative al lancio dell’Agenda 2030
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150925_nuova_agenda_onu_sviluppo_sostenibile_it.htm
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5708_en.htm

– brochure sul finanziamento dello sviluppo sostenibile globale dopo il 2015 – i contributi chiave dell’UE
https://ec.europa.eu/europeaid/financing-global-sustainable-development-after-2015-illustrations-key-eu-contributions_en

Tratto dalla Rassegna Rapid