Bando ENI per la promozione del patrimonio culturale in Egitto!

1448

È aperto il bando “Patrimonio culturale per lo sviluppo sociale ed economico” in Egitto, a valere sullo Strumento Europeo di Vicinato – ENI.

L’obiettivo è quello di promuovere e proteggere il patrimonio culturale tangibile del Paese per renderlo un motore di sviluppo socio-economico locale.

In particolare, il bando persegue i seguenti obiettivi:

  1. promuovere lo sviluppo locale basato sul turismo e il patrimonio e sostenere lo sviluppo socio-economico capitalizzando sulla ricchezza del patrimonio culturale tangibile egiziano;
  2. raggiungere la sostenibilità promuovendo una gestione basata su approcci partecipativi, assicurando il coinvolgimento pubblico nel processo di riabilitazione di siti del turismo culturale o di monumenti di interesse strategico. Accrescere l’attaccamento delle comunità locali al proprio patrimonio per favorire una gestione più sostenibile delle risorse culturali;
  3. promuovere una gestione del patrimonio efficace identificando i siti più appropriati, mettendoli in connessione con gli stakeholder chiave e con altri settori che possono riaccendere l’interesse turistico e infine, creando servizi innovativi ed efficaci per gli utenti finali (comunità locali e turisti).

Il budget totale disponibile è di 2,5 milioni di EUR. Il contributo per singolo progetto potrà variare tra 350.000 e 1,2 milioni di EUR e coprirà una percentuale dei costi totali ammissibili compresa tra il 30% e il 90%.

Il capofila deve rientrare in una delle seguenti tipologie di ente: organizzazione no-profit/non governativa, operatore del settore pubblico, attore non statale, autorità locale, organizzazione internazionale, operatore economico nei seguenti settori: cultura, patrimonio culturale, archeologia, architettura, ricerca e sviluppo applicati alla protezione e promozione del patrimonio, sviluppo di servizi, ambiente, integrazione sociale ed economica e turismo. Il capofila può avere sede in uno di questi paesi: Stati membri UE, Paesi beneficiari dello Strumento europeo di vicinato, Paesi EFTA/SEE, Paesi e territori d’oltremare (PTOM), Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Turchia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, Kosovo o Paesi in via di sviluppo che rientrano nella categoria OCSE/DAC dei beneficiari di aiuto pubblico allo sviluppo e che non rientrano nel gruppo G20.

Le attività devono svolgersi in Egitto e devono generare un circolo socio-economico virtuoso a beneficio delle comunità locali, dando valore aggiunto al patrimonio culturale interessato. Esse possono consistere in:

  • azioni di riabilitazione, conservazione e valorizzazione dei siti archeologici strategici;
  • iniziative con impatto economico considerevole e misurabile, relative a: turismo culturale, industria culturale, creazione di posti di lavoro, incubazione di piccole imprese, rivitalizzazione di siti storici e archeologici;
  • industria culturale appartenente a tre categorie: industrie culturali a valle nel settore dell’artigianato, design ed editoria; industrie culturali a monte nel settore dei servizi per musei e siti culturali (design per esposizioni, costruzione e valorizzazione museale, illuminazione, fundraising, organizzazione eventi); strumenti di trading commerciale utilizzati da musei e siti archeologici che portano a un aumento dei ricavi e alla diffusione di informazioni (licenze delle immagini, affitto spazi e franchising);
  • imprese che traggono profitto da attività culturali e iniziative che creano occupazione, riducono la povertà, stimolano lo sviluppo di imprese, favoriscono gli investimenti privati e generano risorse per la conservazione ambientale e culturale;
  • rigenerazione guidata dalla cultura nella ristrutturazione urbana e rurale e strategie di marketing. Attraverso la creazione di cluster culturali o campagne di revisione del brand del patrimonio culturale, le industrie culturali e creative contribuiscono alla rigenerazione e alla riabilitazione di siti rinnovati, spesso situati in aree urbane e rurali depresse.

Il progetto può essere presentato da un ente singolo o in partenariato, ma in ogni caso uno dei partecipanti deve essere registrato in base alla legge egiziana oppure avere un accordo bilaterale con il governo egiziano.

I progetti devo avere durata compresa fra 12 e 30 mesi.

La presentazione delle candidature avviene in due fasi: la prima fase prevede la presentazione di concept note con scadenza il 30 aprile 2017. I proponenti delle idee progettuali valutate positivamente verranno successivamente invitati a presentare la candidatura completa.

Documentazione ufficiale e candidature su questo sito!