Bando REC per l’integrazione dei Rom e lotta alla discriminazione!

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Nell’ambito del programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza è aperto, fino al 21 marzo 2017, il bando per progetti nazionali e transnazionali che promuovono il principio di non-discriminazione e l’integrazione dei Rom (REC-RDIS-DISC-AG-2016).

L’obiettivo del bando è quello di promuovere l’effettiva implementazione del principio di non-discriminazione sulla base di fattori quali genere, età, appartenenza etnica, religione, opinioni personali, orientamento sessuale e disabilità, come sancito nell’art.21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.

In particolare, le azioni intraprese devono combattere la discriminazione di almeno uno dei seguenti gruppi a rischio di emarginazione: minoranze etniche e religiose, persone con disabilità, giovani e anziani, LGBTI.

Le priorità del bando riguardano:

  1. la lotta alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale, al fine di combattere gli stereotipi sulle persone LGBTI e garantire una loro maggiore accettazione sociale. Nell’ambito di questa priorità è fortemente incoraggiata la cooperazione tra autorità nazionali, enti di promozione dei diritti e dell’uguaglianza e ONG.
  1. diversity management nel settore pubblico e privato: identificazione delle pratiche esistenti, misurazione dei benefici e sensibilizzazione. Le azioni intraprese possono essere collegate al lancio e all’implementazione di Carte della Diversità;
  2. attività di sensibilizzazione e lotta agli stereotipi sulla popolazione Rom al fine di favorirne l’integrazione in società. Identificazione, implementazione e scambio di buone pratiche contro la discriminazione e l’anti-gipsismo, la segregazione nel sistema educativo, a favore dell’empowerment dei giovani e loro partecipazione attiva al processo di integrazione;
  3. sensibilizzazione sulla solidarietà intergenerazionale e la non-discriminazione fondata sull’età.

Le attività finanziabili comprendono:

  • formazione di professionisti
  • apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche, cooperazione, individuazione delle migliori pratiche trasferibili ad altri Paesi partecipanti
  • attività di divulgazione e sensibilizzazione, anche a livello locale, come seminari, conferenze, campagne e attività su social media e stampa.

Sono eleggibili a partecipare le organizzazioni pubbliche e private legalmente costituite e con sede nei paesi eleggibili (28 Stati Membri, Islanda e Liechtenstein) e le organizzazioni internazionali. Gli organismi a scopo di lucro possono presentare il progetto in qualità di capofila solo se in partnership con enti privati no-profit o con enti pubblici.

Il progetto può essere nazionale o transnazionale e deve avere una durata non superiore ai 24 mesi.

Il budget assegnato a questo bando ammonta a 4.100.000 euro.

La richiesta di finanziamento per progetto deve essere compresa tra 150.000 e 500.000 euro. Tuttavia va segnalato che nell’ambito della priorità 1 sulla lotta alla discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e la promozione dei diritti delle persone LGBTI, sarà finanziato un numero più elevato di progetti dalla portata minore, pertanto solo in questo caso il contributo da richiedere per progetto deve essere compreso indicativamente tra 150.000 e 200.000 euro. A tale priorità saranno destinati 2,2 milioni sul budget totale.

Scopri di più sulla pagina del bando.