Sabato 13 aprile è stata una piacevole mattinata a tema “verde” per InEuropa, che ha partecipato all’inaugurazione del Sentiero dei diritti dei bambini e delle bambine. L’incontro si è svolto nel Parco di Via Pirandello di Castelnuovo Rangone, che durante l’occasione è stato intitolato a Gianni Rodari.

Il Sentiero è stato impostato ed elaborato all’interno del progetto coordinato dal Comune di Castelnuovo Rangone intitolato “L’Europa dei diritti: Castelnuovo Rangone per i diritti dell’infanzia dell’adolescenza e per l’inclusione”.

L’obiettivo del progetto era quello di promuovere un dialogo sui diritti che coinvolga la cittadinanza del Comune a più livelli, a partire dai più giovani con la partecipazione della Scuola Primaria e Secondaria di I grado. InEuropa ha svolto un ruolo attivo nel progetto, coinvolgendo oltre 130 studenti e studentesse tramite la realizzazione di 12 workshop con la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®.

Il progetto è stato finanziato grazie al Bando sulla Cittadinanza Europea della Regione Emilia-Romagna e con la partecipazione operativa di InEuropa e dell’Associazione Pianeta.

Durante l’evento erano presenti, oltre ad InEuropa, il sindaco e l’assessore del Comune di Castelnuovo, l’Associazione Pianeta e Alice Binazzi, antropologa ed esperta della Commissione europea sui diritti dei bambini; inoltre, era presente anche l’istituto comprensivo Giacomo Leopardi che è stato coinvolto direttamente nella realizzazione dei cartelli esposti.

Nello specifico, il Sentiero dei diritti è stato allestito all’interno del parco attraverso dei cartelli che hanno la funzione di formare un “percorso illustrato dei diritti”.

La partecipazione all’evento è stata sia numerosa che calorosa. Molti cittadini e cittadine, incuriositi anche dalla messa dimora di nuovi alberi per accogliere nella comunità i nuovi nati, ne hanno approfittato per fare una passeggiata nel parco adesso intitolato a Gianni Rodari.

A metà di marzo InEuropa ha avuto il piacere di accogliere e accompagnare una delegazione di insegnanti della scuola spagnola “C.E.I.P. Juan Pablo I” di Valderubbio (Granada) e dell’ “I.C. Umberto I” di Lanciano (Chieti) in una visita formativa presso delle strutture educative del territorio modenese.

Questa visita è avvenuta nell’ambito del progetto Just Action! – Teachers and students towards a sustainable transition, di cui InEuropa è partner, e del progetto di mobilità della scuola CEIP Juan Pablo, entrambi co-finanziati dal programma Erasmus+. Lo scopo dello  scambio è stato di stimolare la condivisione di buone pratiche didattiche volte a promuovere l’educazione alla cittadinanza globale, i valori della sostenibilità ambientale e il benessere della persona.

Il primo giorno, le 5 insegnanti, 3 spagnole e 2 italiane, sono state accolte dall’Istituto Comprensivo “G.Leopardi” di Castelnuovo Rangone (MO). La prima tappa è stata la scuola primaria di primo grado “A. Frank” di Montale, dove le insegnanti, dopo aver ricevuto la calorosa accoglienza data dai festeggiamenti del Pi Greco day, hanno potuto osservare le modalità di lavoro, le strategie di insegnamento, di valutazione e l’organizzazione scolastica della scuola modenese.

La seconda visita è stata alla Scuola Secondaria di primo grado “G. Leopardi” dove, dopo un breve incontro con gli alunni, le insegnanti ospiti si sono riunite nell’auditorium accolte dalle colleghe italiane insieme alla Dirigente scolastica Amelia Cerrato e alla Prof.ssa Antonia Zagnoni, Assessora alle Politiche scolastiche ed educative del Comune, per un confronto attivo sui modelli educativi dei rispettivi Paesi e istituti, scambio di approcci ed esperienze in particolare sulla relazione scuola-territorio, e sul benessere a scuola, come affrontare le fragilità. L’ultima tappa della giornata è stata la Scuola Primaria “Don Milani” a Castelnuovo R., dove le insegnanti, dopo un breve tour della scuola, hanno assistito alla presentazione, da parte di una classe quinta, del progetto “Extraterrestre alla pari”, che affronta il tema disparità di genere e di come la pressione sociale influenzi il carattere dei bambini a seconda del sesso a cui appartengono.

La visita è proseguita, il giorno successivo, presso la sede di Carpi della Cooperativa Sociale Nazareno e a conoscere l’Orchestra Scià Scià della cooperativa.

Le docenti ospiti, durante la lezione di musica tenuta dal maestro Enrico Zanella, hanno potuto cogliere alcuni aspetti e strategie educative inclusive nell’approccio alla musica, in un percorso professionalizzante dove non esistono barriere, grazie anche alla combinazione tra strumenti “tradizionali”, nuovi e digitale.   È stata una occasione per far conoscere i risultati del progetto Erasmus+ Sunraise – Stem UNlimited Raise thanks to Arts at School in Europe, nell’ambito del quale il maestro Zanella ha creato e sperimentato il “Musigramma”, uno strumento finalizzato all’insegnamento della geometria attraverso la musica. Il team di InEuropa ha accolto a braccia aperte le insegnanti in visita, favorendo la conoscenza e lo scambio tra realtà scolastiche ed educative diverse a livello nazionale e europeo, con lo scopo di creare relazioni che possano far nascere nuovi progetti di cooperazione ed incentivare nuove mobilità di insegnanti e di studenti da e verso il nostro paese.

È terminata a Milano, presso la Sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la IV Edizione del Corso di Europrogettazione per la Cultura, organizzata dalla Fondazione Feltrinelli Education.

Il corso, condotto dallo staff di InEuropa, ha offerto un approccio completo alla progettazione europea nel settore culturale, strutturato in 10 sessioni di formazione via streaming e un laboratorio in presenza a Milano. Con un totale di 24 ore di formazione, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di acquisire competenze fondamentali per accedere ai finanziamenti europei e per sviluppare progetti culturali di valore.

L’obiettivo principale delle attività è stato quello di fornire agli operatori culturali gli strumenti necessari per comprendere il quadro generale dei finanziamenti europei e per imparare a sviluppare progetti finanziabili e di impatto nel settore culturale. Attraverso l’elaborazione di un project work pratico, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le conoscenze acquisite e di utilizzare tecniche e strumenti specifici per la progettazione europea.

Questa iniziativa si colloca quindi in un contesto più ampio di promozione e sviluppo della cultura europea, offrendo agli operatori culturali le competenze necessarie per accedere ai finanziamenti europei e per realizzare progetti culturali di successo.

Oltre 200 persone hanno preso parte, lunedì 4 marzo, al primo di 11 eventi dedicati alla riqualificazione del Parco Laghetto Modena Est, iniziativa realizzata nell’ambito del progetto del Comune di Modena “Ri-Viviamo il parco del laghetto: azioni integrate per la sicurezza“, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna

Il progetto, del valore complessivo di 333 mila euro, è capofilato da Coopattiva di Modena e vede la partecipazione come partner dell’associazione Pianeta, della Polisportiva di Modena Est, del Comitato Cittadini di Modena Est.

L’obiettivo del percorso partecipativo è giungere alla definizione di una gestione condivisa dello spazio riqualificato e di favorire la frequentazione del parchetto con attività sportive e ricreative dopo l’abbandono durante il periodo della pandemia.

InEuropa è stata coinvolta sin dall’inizio per supportare l’elaborazione del progetto, l’organizzazione dell’evento di lancio e sarà incaricata di gestire le attività di partecipazione della cittadinanza di Modena Est attraverso workshop e attività di animazione che permettano di raccogliere idee e proposte concrete che rispondano ai loro bisogni e permettano di valorizzare l’area del Laghetto di Modena Est favorendone la fruizione da parte di tutte le fasce di età, con particolare riferimento ai giovani.

Il “Party per il Laghetto Modena est” è stata l’occasione di un lunedì di festa per la cittadinanza di Modena Est e non solo!

 

Lunedì 11 Marzo, a Castellón de la Plana (Comunidad Autonoma de Valencia), presso la Facultad de Humanidades, Universitat Jaume I, si è tenuto il Kick-off Meeting del progetto SURF – Sustainable Rural Future.

L’obiettivo del progetto, rappresentato dalla metafora del suo titolo, è quello di aiutare le comunità rurali a “cavalcare l’onda” degli effetti del cambiamento climatico, mettendo in atto dei meccanismi di adattamento efficaci.

SURF mette insieme una partnership di 6 organizzazioni (Low Carbon Economy e Universitat Jaume I de Castellon dalla Spagna, InEuropa e ARCES dall’Italia, CENTER ZA TRAJNOSTNI RAZVOJ PODEZELJA KRANJ e UNIVERZA V LJUBLJANI dalla Slovenia) per costruire un programma formativo per gli educatori e gli abitanti delle aree rurali: lo scopo è accrescere la consapevolezza del cambiamento climatico nei cittadini che vivono e lavorano in queste zone, per poi imparare a individuare i problemi della comunità e lavorare insieme alle soluzioni per risolverli.

Il progetto si basa sul Participatory Action Research (PAR), un approccio partecipativo che porta ricercatori e partecipanti a lavorare insieme per comprendere a fondo una situazione problematica e agire collettivamente per cambiarla.

Per scoprire di più sul progetto collegati qui.

Il 1° di marzo è stata avviata la seconda fase del progetto ATTUNE che prevede l’attivazione di gruppi di studenti e personale accademico per il climate change, che, partendo dalla raccolta di dati e da una indagine che dovranno condurre nei vari dipartimenti dell’Ateneo, potranno redigere un piano di azione e lanciare una campagna di sensibilizzazione per rendere la comunità universitaria più sostenibile.

65 studenti di vari corsi hanno partecipato attivamente al primo workshop tenutosi presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali tenuto da InEuropa.

La Prof.ssa Viviani ha aperto i lavori, lasciando poi ad InEuropa la conduzione della prima giornata dedicata alla creazione di gruppi di ricerca azione in base alle aree di interesse individuate e pianificazione della ricerca ed indagine attraverso interviste, questionari, osservazione e raccolta dati quantitativi che i partecipanti condurranno nelle prossime settimane.

Sono stati creati 5 gruppi di ricerca-azione che opereranno ognuno in una delle aree topic del progetto:

  • Consumo di acqua e gestione delle risorse
  • Consumo alimentare
  • Gestione dei rifiuti 
  • Mobilità
  • Risparmio e conservazione energetica

Il percorso prevede 24 ore totali suddivise in 6 workshop di 4 ore ciascuno in cui i partecipanti saranno accompagnati nella definizione dei piani di azione per sollecitare decisioni più sostenibili da parte dell’Ateneo da un lato, e comportamenti virtuosi da parte dei singoli individui. Tre dei 6 workshop previsti sono stati realizzati con alta e attiva partecipazione; le 5 squadre stanno lavorando, hanno distribuito questionari e definito le interviste. Nelle prossime settimane, in vista del quarto e quinto workshop previsti a metà di aprile, condurranno l’osservazione e la raccolta di dati qualitativi e quantitativi per impostare il piano di azione e attivare la campagna di comunicazione e coinvolgimento.

 Al termine del ciclo completo saranno rilasciati 3 crediti formativi universitari e Open badge sustain-ability.

Il prossimo appuntamento con il quarto workshop sarà l’8 aprile, finalizzato all’analisi dei dati raccolti e all’impostazione del piano di azione e l’attivazione della campagna di comunicazione.

Per ulteriori informazioni sul progetto, collegati qui.

Il 26 e il 27 febbraio 2024 si è svolto il kick-off meeting del progetto 𝑃𝐴𝑆𝑆𝑃𝑟𝑜𝑚𝑜𝑡𝑖𝑛𝑔 𝐴𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑏𝑙𝑒 𝑆ℎ𝑜𝑤𝑠, cofinanziato dal programma Creative Europe e capofilato dalla Fondazione Arturo Toscanini

Il progetto, presentato in conferenza stampa presso il Centro di Produzione Musicale Toscanini di Parma, prevede la realizzazione di spettacoli musicali e workshop di formazione per operatori culturali, docenti e musicisti che tengano conto di prassi ad alta accessibilità e che coinvolgano, in via prioritaria, artisti con disabilità nei 4 paesi europei afferenti ai 4 enti partner. Nello specifico, la rete dei partner è formata da, oltre a La Toscanini, Accac Finland (Finalndia), En Dyname (Grecia) e Studio Citadela (Spagna). 

Durante la conferenza stampa sono intervenuti rappresentanti dei 4 enti partner, che hanno sottolineato come, di comune accordo, la cultura e le arti ricoprano un ruolo decisivo nel poter migliorare l’accessibilità, l’inclusività e la comprensione reciproca.

Difatti, lo scopo del progetto PASS è la creazione di spettacoli musicali altamente accessibili, multidisciplinari e multisensoriali sul tema della “Celebrazione della vita”. Attraverso l’utilizzo di musica, danza, teatro e linguaggio dei segni, verrà perciò realizzato uno spettacolo educativo in cui le diverse discipline (musica, teatro, danza, arte visiva) saranno tra loro integrate e utilizzate in maniera creativa, anche con l’uso di strumenti digitali e tecnologie assistive. 

Inoltre, sono previsti quattro meeting aperti al pubblico, che avranno come obiettivo la disseminazione e l’approfondimento del progetto e l’aggiornamento degli operatori e degli artisti coinvolti.

La dimensione artistica del progetto si fonde a quella educativa e sociale della cultura, mirando a fare proprio l’obiettivo del bando di Europa Creativa di lavorare per la co-creazione e circolazione transnazionale di opere culturali e di artisti europei.

InEuropa supporta la Fondazione Arturo Toscanini nell’attività di gestione e coordinamento del progetto.

 

Per saperne di più, collegati qui.

Il 7 e l’8 Febbraio 2024, i partner di Just Action si sono incontrati a Granada per il penultimo meeting ufficiale del progetto. La location è stata scelta appositamente per poter incontrare direttamente gli insegnanti, le studentesse e gli studenti del CEIP Juan Pablo I di Valderrubio, una delle scuole coinvolte direttamente nella creazione e nel testing delle risorse didattiche del progetto.

L’8 Febbraio è stata una giornata di raccolta dati e confronto con i beneficiari del progetto: i partner irlandesi, italiani e norvegesi, guidati dal partner spagnolo, hanno raggiunto il piccolo pueblo di Valderrubio (a circa 25 km di Granada), e hanno seguito le attività scolastiche per l’intera mattinata.

È stato molto emozionante vedere come le diverse classi della scuola primaria e secondaria hanno lavorato sui temi della Cittadinanza Globale preparati dalla partnership nei mesi precedenti e raccolte nel Viaggio dello Studente. Le attività di Just Action hanno aiutato gli alunni e le alunne a riflettere su sovraconsumo, giustizia sociale, spreco delle risorse, impronta ecologica e impatto ambientale e sociale delle mode e del fast fashion.

Il pomeriggio della stessa giornata e il giorno successivo sono stati dedicati al meeting dei partner, che hanno riflettuto sui feedback degli insegnanti di Valderrubio e sul modo migliore per integrarli all’interno del percorso online di Just Action. È stata definita la nuova struttura del sito, che permetterà di accedere alle risorse in modo più intuitivo e diretto, e il team ha lavorato congiuntamente ai contenuti del Viaggio dell’Insegnante, in fase di completamento.

Muchas gracias, Granada!

È ufficialmente partito il progetto europeo SHINE – mainstreaming Systems tHinking In Natural sciences and Environmental education, un progetto della durata di tre anni finanziato dal Programma Erasmus+ nell’ambito dell’educazione scolastica (KA220- SCH).

A dicembre 2023 i cinque partner, InEuropa, Libera Università di Bolzano (IT), Tallin University (EE) e Virtual Campus (PT), coordinati dal tedesco Hochschule RheinMain, si sono incontrati online per il kick off meeting: una squadra che fin da subito dimostra curiosità e entusiasmo verso questo progetto che mira a introdurre l’approccio del pensiero sistemico (in inglese System Thinking = ST) nell’educazione alle scienze naturali coinvolgendo insegnanti in servizio e studenti di età compresa tra gli 8 e i 16 anni.

Poiché il ST è una delle competenze chiave nell’educazione allo sviluppo sostenibile, è fondamentale formare gli insegnanti in servizio sull’approccio ST per dare loro la possibilità di implementarlo a scuola nelle lezioni di scienze.

SHINE mira a introdurre l’approccio ST a scuola attraverso la formazione degli insegnanti in servizio e lo sviluppo, la validazione e la sperimentazione di strumenti didattici innovativi per introdurre e praticare efficacemente il ST con gli studenti nell’ambito dell’educazione alle scienze naturali e all’ecologia.

 Il ST offre un nuovo linguaggio per capire come funziona il mondo, permette agli studenti di guardare oltre la superficie delle cose, esplorando il tutto e la rete di relazioni che definisce la nostra esperienza del mondo, e di conseguenza cerca di rivelare la struttura che crea il cambiamento interrogandosi su come gli eventi si verificano nel tempo.

Il meeting si è aperto con una descrizione e condivisione degli obiettivi del progetto, per passare successivamente ad illustrare le modalità di implementazione e i tempi delle attività, fra cui la prima su cui i partner sono già al lavoro: una raccolta di best practices relative al ST nell’educazione scolastica in Europa.

Questo primo meeting di progetto ha posto le basi per le attività future del progetto. Tra queste è stato fissato il prossimo workshop transnazionale in presenza presso la Libera Università di Bolzano a maggio 2024.

Sabato 27 gennaio, presso Europe Direct a Modena, si è svolto l’evento moltiplicatore del progetto SUNRAISE – Stem UNlimited Raise thanks to Arts at School in Europe, coordinato dalla Cooperativa Sociale Nazareno.

Il progetto finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ – Cooperation partnerships in school education (KA220-SCH), partito a febbraio 2022 e ormai giunto alla sua conclusione, si è focalizzato sulla creazione di percorsi innovativi per l’insegnamento delle materie scientifiche in modo inclusivo, tramite l’utilizzo di musica, danza, teatro e altre pratiche artistiche.

Il partenariato, formato da 7 partner da cinque diversi Paesi europei, ha lavorato insieme allo sviluppo di  7 moduli didattici, inseriti all’interno di una piattaforma online creata appositamente come strumento per insegnanti ed educatori della scuola secondaria, perché possano acquisire competenze per migliorare la qualità dell’insegnamento e le proprie competenze nelle materie STEM e nella creatività favorendo il pensiero creativo e il senso di iniziativa.

Durante l’evento, Enrico Zanella, insegnante di musica presso la Cooperativa Nazareno e direttore dell’Orchestra Scià Scià (gruppo musicale formato quasi esclusivamente da persone con disabilità fisica e/o psichica) ha presentato i risultati del progetto e in particolare il lavoro da lui sviluppato nel modulo dedicato alla Musica & Geometria, ricordando che SUNRAISE parte dal presupposto che le arti siano indubbiamente uno strumento educativo di grande valore, e per questo è cruciale introdurre approcci innovativi e alternativi all’insegnamento delle materie STEM, che integrino espressioni artistiche (STEAM) in grado di facilitare l’inclusione e l’apprendimento partecipativo.

In Italia, grazie al lavoro congiunto del capofila e della scuola Carovana Coop. Sociale, sono stati coinvolti 116 studenti e 16 insegnanti, che hanno testato con grande entusiasmo i moduli didattici dedicati a Danza & Fisica e Musica & Geometria. A livello europeo, il successo è stato ancora più evidente: ben 97 insegnanti e 881 studenti hanno preso parte alle attività pilota del progetto!

 Le risorse e gli strumenti creati sono disponibili gratuitamente sul sito del progetto https://sunraiseproject.eu/.