È ufficialmente partito il progetto europeo SHINE – mainstreaming Systems tHinking In Natural sciences and Environmental education, un progetto della durata di tre anni finanziato dal Programma Erasmus+ nell’ambito dell’educazione scolastica (KA220- SCH).

A dicembre 2023 i cinque partner, InEuropa, Libera Università di Bolzano (IT), Tallin University (EE) e Virtual Campus (PT), coordinati dal tedesco Hochschule RheinMain, si sono incontrati online per il kick off meeting: una squadra che fin da subito dimostra curiosità e entusiasmo verso questo progetto che mira a introdurre l’approccio del pensiero sistemico (in inglese System Thinking = ST) nell’educazione alle scienze naturali coinvolgendo insegnanti in servizio e studenti di età compresa tra gli 8 e i 16 anni.

Poiché il ST è una delle competenze chiave nell’educazione allo sviluppo sostenibile, è fondamentale formare gli insegnanti in servizio sull’approccio ST per dare loro la possibilità di implementarlo a scuola nelle lezioni di scienze.

SHINE mira a introdurre l’approccio ST a scuola attraverso la formazione degli insegnanti in servizio e lo sviluppo, la validazione e la sperimentazione di strumenti didattici innovativi per introdurre e praticare efficacemente il ST con gli studenti nell’ambito dell’educazione alle scienze naturali e all’ecologia.

 Il ST offre un nuovo linguaggio per capire come funziona il mondo, permette agli studenti di guardare oltre la superficie delle cose, esplorando il tutto e la rete di relazioni che definisce la nostra esperienza del mondo, e di conseguenza cerca di rivelare la struttura che crea il cambiamento interrogandosi su come gli eventi si verificano nel tempo.

Il meeting si è aperto con una descrizione e condivisione degli obiettivi del progetto, per passare successivamente ad illustrare le modalità di implementazione e i tempi delle attività, fra cui la prima su cui i partner sono già al lavoro: una raccolta di best practices relative al ST nell’educazione scolastica in Europa.

Questo primo meeting di progetto ha posto le basi per le attività future del progetto. Tra queste è stato fissato il prossimo workshop transnazionale in presenza presso la Libera Università di Bolzano a maggio 2024.

Sabato 27 gennaio, presso Europe Direct a Modena, si è svolto l’evento moltiplicatore del progetto SUNRAISE – Stem UNlimited Raise thanks to Arts at School in Europe, coordinato dalla Cooperativa Sociale Nazareno.

Il progetto finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ – Cooperation partnerships in school education (KA220-SCH), partito a febbraio 2022 e ormai giunto alla sua conclusione, si è focalizzato sulla creazione di percorsi innovativi per l’insegnamento delle materie scientifiche in modo inclusivo, tramite l’utilizzo di musica, danza, teatro e altre pratiche artistiche.

Il partenariato, formato da 7 partner da cinque diversi Paesi europei, ha lavorato insieme allo sviluppo di  7 moduli didattici, inseriti all’interno di una piattaforma online creata appositamente come strumento per insegnanti ed educatori della scuola secondaria, perché possano acquisire competenze per migliorare la qualità dell’insegnamento e le proprie competenze nelle materie STEM e nella creatività favorendo il pensiero creativo e il senso di iniziativa.

Durante l’evento, Enrico Zanella, insegnante di musica presso la Cooperativa Nazareno e direttore dell’Orchestra Scià Scià (gruppo musicale formato quasi esclusivamente da persone con disabilità fisica e/o psichica) ha presentato i risultati del progetto e in particolare il lavoro da lui sviluppato nel modulo dedicato alla Musica & Geometria, ricordando che SUNRAISE parte dal presupposto che le arti siano indubbiamente uno strumento educativo di grande valore, e per questo è cruciale introdurre approcci innovativi e alternativi all’insegnamento delle materie STEM, che integrino espressioni artistiche (STEAM) in grado di facilitare l’inclusione e l’apprendimento partecipativo.

In Italia, grazie al lavoro congiunto del capofila e della scuola Carovana Coop. Sociale, sono stati coinvolti 116 studenti e 16 insegnanti, che hanno testato con grande entusiasmo i moduli didattici dedicati a Danza & Fisica e Musica & Geometria. A livello europeo, il successo è stato ancora più evidente: ben 97 insegnanti e 881 studenti hanno preso parte alle attività pilota del progetto!

 Le risorse e gli strumenti creati sono disponibili gratuitamente sul sito del progetto https://sunraiseproject.eu/.

Sono iniziati i lavori del progetto Erasmus+ SuRF – Sustainable Rural Future, finanziato nell’ambito della formazione degli adulti. L’obiettivo del progetto è quello di offrire agli abitanti delle aree rurali un percorso formativo sul cambiamento climatico che non si limiti a informare sul tema, ma che li renda attivi nel rispondere direttamente alle molteplici sfide della transizione ecologica.

La metafora del surfista che accetta e cavalca l’onda è perfetta per descrivere l’approccio fatto proprio dalla partnership: il cambiamento climatico è una realtà innegabile con cui si deve imparare a fare i conti direttamente, costruendo la propria resilienza in modo attivo e propositivo.

Il cambiamento climatico ha un profondo impatto sulla vita e il benessere delle comunità rurali. È fondamentale che i cittadini conoscano i problemi da affrontare e partecipino attivamente ai processi decisionali per essere pronti a rispondere in modo efficace e costruttivo, in cooperazione con altre comunità rurali in Europa.

È per questo che il progetto parte dalla creazione di webinar e corsi per incrementare le conoscenze e il know-how dei cittadini sulle pratiche sostenibili dei cittadini delle aree rurali, in modo da fornire loro gli strumenti per trovare e risolvere autonomamente i problemi e attivare un processo di adattamento locale. Sulla base delle conoscenze acquisite, saranno gli stessi cittadini a identificare le sfide locali e proporre idee e soluzioni per guidare le proprie comunità verso la transizione. È il fulcro del Participatory Action Research Approach (PAR), il processo partecipativo che sta alla base del progetto. La formazione avverrà sia attraverso eventi formativi locali nei Paesi che partecipano al progetto, che tramite attività online (con la costruzione di una piattaforma, webinar, un corso online basato sul PAR, una guida di buone pratiche).

Incrementare le capacità di risposta locale alle sfide del clima richiede anche una collaborazione tra diverse comunità rurali: SuRF mira a formare e consolidare un network europeo rurale, che garantisca collaborazione e uno scambio transnazionale di informazioni, pratiche e iniziative legate all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico.

I sei partner del progetto (dalla Spagna: Fundación de la Comunitat Valenciana para una Economía Baja en Carbón e Universitat Jaume I de Castellón, dall’Italia: InEuropa e Associazione ARCES, dalla Slovenia: Center Za Trahnostni Razvoj Podezelja Kranj e Univerza V Ljubljani) si sono incontrati online per muovere i primi passi di questa avventura insieme, a partire dall’organizzazione del Kick-off meeting che si terrà in Spagna nel mese di Marzo 2024. 

La campagna italiana “Attivare UniSiena per il cambiamento climatico del progetto Attune – Activate the University for Climate Change, sta proseguendo a pieno ritmo grazie al lavoro condiviso di InEuropa e dell’Università di Siena.

La collaborazione con l’Università di Siena, partner di ATTUNE insieme ad InEuropa, ha permesso di avviare una campagna di comunicazione che possa coinvolgere il maggior numero possibile di persone della comunità universitaria (studenti e studentesse, personale accademico e staff) ad utilizzare la piattaforma ATTUNE ed il percorso proposto per diventare attori del cambiamento a favore della sostenibilità. Il programma ATTUNE è gratuito e offre alle persone la possibilità di adottare comportamenti e scelte sostenibili nella vita quotidiana in università e fuori, attraverso un percorso semplice che aiuta a riflettere sulle proprie abitudini e propone azioni concrete che ognuno può mettere in pratica per ridurre il proprio impatto sull’ambiente.

Lo scorso 18 gennaio il team di Attune presso UniSiena, coordinato dalla Prof.ssa Alessandra Viviani, ha organizzato un evento dedicato al progetto che ha riscosso molto successo ed entusiasmo. Presso il Presidio Mattioli è stato organizzato un desk ATTUNE per fornire informazioni dettagliate sull’iniziativa, sulle azioni virtuose proposte e per distribuire delle piantine ATTUNE che accompagneranno ogni persona nell’agire. Ogni piantina riporta uno slogan del progetto e il QR Code per iscriversi alla piattaforma.
L’iniziativa ha riscontrato attenzione anche da parte del Rettore dell’Università – Roberto Di Pietra – che ha ricevuto in la piantina per poter adottare e promuovere il percorso ATTUNE (in foto insieme ad Alessandra Viviani, docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali e responsabile del progetto Attune presso l’Ateneo senese).

La campagna di comunicazione sta andando avanti anche con l’affissione di poster, la distribuzione di volantini e, ovviamente, attraverso i social media del progetto (sulla pagina Instagram del progetto potete trovare una serie di reel girati all’Università di Siena, tra cui uno dove la protagonista è l’immancabile nuova mascotte del progetto).

Tra gli obiettivi di tutti questi sforzi c’è anche quello di reclutare alcuni membri della comunità universitaria per formare i Research-action teams di ATTUNE, che entreranno presto in azione. Lo scopo dei Research-action teams, che parteciperanno a 3 worskhsop, è quello valutare e proporre azioni per ridurre l’impronta di carbonio dell’università: la cosiddetta fase 2 del progetto.

 

 

 

InEuropa ha partecipato al progetto “hEy-U! Europa inclusiva: verso una generazione di cittadini attivi” realizzato dall’Unione Bassa Reggiana e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.

Nello specifico, InEuropa ha svolto un percorso di sviluppo delle competenze progettuali per i giovani e un workshop, presso il Comune di Guastalla, finalizzato a favorire un confronto sul concetto di Unione Europea in vista delle prossime elezioni.

Tra gli obiettivi principali del progetto c’è quello di far conoscere alle giovani generazioni quali sono le azioni sostenute dal territorio, favorendo una maggiore consapevolezza sui comportamenti da adottare per un mondo più sostenibile, e formarli sull’Unione Europea, nello specifico su fondi e bandi europei, sensibilizzandoli alla cittadinanza attiva e al voto consapevole.

Dal percorso formativo, rivolto a circa una ventina di giovani, sono emersi alcuni progetti di mobilità giovanile e di iniziative locali promosse da giovani che potranno essere candidate all’interno del programma Erasmus Plus.

Infine, durante il workshop è stata utilizzata la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, per favorire una interazione fra le persone sul concetto di Europa e su come l’Europa dovrebbe svolgere al meglio il proprio mandato per sostenere le aree periferiche.

Il progetto si è concluso con una serata di restituzione con la presentazione dei progetti elaborati e un quiz sull’Europa aperto ai giovani partecipanti al progetto.

Giovedì 14 dicembre, presso il Teatro Comunale di Castello D’Argile, si è tenuto l’incontro conclusivo del progetto “RenoGalliera.Europa – Fare Unione con la progettazione” capofilato dall’Unione Reno Galliera e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Bando 2023 per iniziative di promozione della Cittadinanza europea.

L’evento è stata l’occasione per tirare le somme dell’esperienza appena conclusa, che aveva come fine ultimo migliorare le competenze dell’amministrazione dei Comuni e dell’Unione Reno Galliera in materia di finanziamenti e politiche UE, promuovendo la partecipazione degli enti territoriali alle opportunità offerte dai programmi e dai finanziamenti europei e la conoscenza dei territori in ottica di potenzialità di sviluppo.

InEuropa ha avuto il compito di gestire il percorso di formazione alla base del progetto, affrontando la progettazione europea con un approccio pratico attraverso dei veri e propri laboratori di progettazione.

Il bilancio conclusivo è stato molto positivo; è stata apprezzata la possibilità di lavorare in gruppi eterogenei, che affiancavano amministratori e tecnici, Comuni e Unione, ente pubblico e associazioni del territorio.

In particolare, il corso ha favorito la creazione di nuclei progettuali che, tramite perfezionamento e approfondimento, potrebbero anche svilupparsi in progetti candidabili.

Venerdì 15 dicembre si è tenuto, presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo di Modena, l’incontro conclusivo del progetto “FSC4YOU&ME: Discutere l’Europa tra i giovani con i nuovi media”, un percorso creato per promuovere la mobilitazione degli studenti universitari sui temi dello sviluppo sostenibile, i diritti umani e la cittadinanza europea.

Il progetto “FSC4YOU&ME” rientra nel quadro del bando della Regione Emilia-Romagna per il finanziamento di progetti finalizzati alla promozione e al sostegno della cittadinanza europea.

L’evento ha rappresentato il culmine di mesi di impegno e partecipazione attiva degli studenti, coinvolti in un percorso stimolante e istruttivo di sensibilizzazione attraverso riflessioni, dibattiti e attività innovative.

InEuropa ha collaborato con il progetto realizzando una serie di workshop basati sulla metodologia LEGO®SERIOUS PLAY®, i quali hanno permesso di coniugare in modo più divertente e partecipativo la riflessione sui temi specifici del progetto.

La serata ha visto la presenza di Radio FSC-Unimore, stazione radio nata all’interno del Collegio e ora parte integrante dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha illustrato il percorso intrapreso e condiviso i risultati ottenuti nel promuovere la consapevolezza e l’interesse degli studenti universitari nei confronti delle tematiche europee.

Il 7 Dicembre si è concluso il progetto A(RT)CTION for Climate Change (Progetto n. 2021-1-EL02-KA220-YOU-000029005, Programma Erasmus+, KA220-YOU, Cooperation partnerships in youth), che ha visto insieme partner di Grecia, Italia, Cipro e Spagna per fornire ai giovani artisti visivi e agli operatori giovanili dei materiali mirati a iniziare a usare l’arte come Agenti Verdi del Cambiamento, stimolando la diffusione di stili di vita, abitudini di consumo e preferenze individuali che permettano di combattere il cambiamento climatico.

Anche se il progetto si è concluso, continuerà a vivere nelle sue risorse, disponibili in tutte le lingue della partnership sul sito ufficiale: la piattaforma di e-learning, il toolkit e l’e-book. Che tu sia un giovane artista, un operatore giovanile o semplicemente una persona che si occupa di arte e vorresti rendere le tue creazioni sostenibili, sia dal punto di vista dei materiali e delle procedure che nel messaggio trasmesso, le risorse i A(RT)CTION sono per te!

Noi di InEuropa ci teniamo a ringraziare i partner per questi due anni di progetto, e tutti coloro che hanno preso parte alle attività, dagli artisti più esperti ai giovani che si sono messi in gioco al workshop del 18 Settembre. Ci teniamo, inoltre, a concludere il nostro percorso con la foto di un’opera realizzata da una delle giovani artiste partecipanti, Sofia Syamhope, che ha condiviso con noi il suo “Mira la luna”, creato con materiali sostenibili dopo l’esperienza di A(RT)CTION. 

Grazie!

Lo scorso 21 novembre si è tenuto nella spettacolare cornice del Castello di Padernello (Borgo San Giacomo – Brescia), il meeting internazionale finale di NanoEye – Immersion in nanoscience for education in the early years, progetto avviato nel gennaio 2022.

Il progetto NanoEye è finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ – Cooperation partnerships in school education (KA220-SCH).

La Fondazione Castello di Padernello, ente ospitante in questa occasione, è partner del progetto insieme a The Festival of Curiosity Limited (Irlanda), Universidad de Saragoza (Spagna), City of Dublin International Primary School Limited (Irlanda) e Esciencia (Spagna), capofila del progetto.

InEuropa affianca ed ha affiancato la Fondazione nella gestione ed implementazione del progetto.

Il progetto NanoEye si è rivolto agli insegnanti della scuola dell’infanzia per esplorare le materie STEM attraverso il mondo della nanoscienza. In particolare, grazie a strumenti sviluppati dai partner di progetto sono state realizzate attività formative nei diversi Paesi coinvolti, al fine di favorire l’utilizzo di approcci creativi per insegnare le nanoscienze, anche attraverso laboratori sperimentali e giochi teatrali.

Le risorse e gli strumenti creati sono disponibili sul sito internet del progetto – www.nanoeye.eu. Potrete trovare dai quaderni di lavoro a video esplicativi con esperimenti scientifici, oltre ad una completa guida didattica, gratuiti e disponibili a tutti.

La Fondazione Castello di Padernello ha coinvolto, oltre alle scuole (112 alunni e 6 insegnanti), anche il mondo degli artigiani locali ed ha utilizzato il teatro come metodo didattico, sfruttando la sua forte esperienza nel campo dei laboratori didattici. Il percorso intrapreso è stato innovativo ed entusiasmante.

Il giorno 15 novembre presso la facoltà di Scienze della Formazione Primaria della Libera Università di Bolzano, InEuropa ha condotto il testing di uno strumento di gamification, basato sulla metodologia Lego® Serious Play®, adottato nel progetto Erasmus+ “e^4 – higher Educational tools for an Embodied & creative Education on Energy (numero di progetto: 2021-1-IT02-KA220-HED-000032259), coordinato da UNIBZ, di cui InEuropa è partner.

Tra i diversi obiettivi, il progetto si propone di sviluppare e/o arricchire i curricula dell’istruzione universitaria (nella formazione dei futuri insegnanti e degli insegnanti in servizio della scuola primaria e secondaria di primo grado), seguendo un approccio didattico basato su forme di espressione immaginativa come lo storytelling, la gamification, la simulazione corporea, la drammatizzazione, la simulazione digitale e il gioco per la comprensione dell’energia e dei temi legati ad essa. Il progetto si ispira alla teoria dell’educazione del filosofo Kieran Egan (Egan, 1997) e a un approccio all’insegnamento delle scienze fisiche (Corni & Fuchs, 2020).

I materiali di e^4 saranno disponibili su un sito web dedicato. In particolare, il sito web fornirà un Modulo 0 di introduzione generale, rivolto agli accademici, per apprendere i fondamenti dell’approccio e familiarizzare con le forme di espressione immaginativa, e tre Moduli su i) l’energia in biologia, ii) l’energia nei trasporti e iii) le fonti di energia rinnovabile, che offriranno contenuti utilizzabili per la formazione dei futuri insegnanti e degli insegnanti in servizio. 

Tra gli strumenti dell’immaginazione (definiti nel progetto “imaginative tools), si inserisce anche un percorso basato sulla metodologia Lego® Serious Play® che utilizza i mattoncini Lego per favorire la collaborazione, la comunicazione, i processi strategici e decisionali del singolo e del gruppo in diversi contesti. In particolare, il progetto E^4 intende utilizzare e adattare il processo della metodologia Lego® Serious Play® in ambito formativo per coinvolgere insegnanti e futuri insegnanti in modo immaginativo nella rappresentazione delle Forze della Natura e nella creazione di storie dove esse interagiscono e si scambiano energia.

Il testing, condotto da Barbara Grazzini e Andrea Pignatti (facilitatori certificati LEGO®SERIOUS PLAY®), ha coinvolto un gruppo di studentesse e studenti del quarto anno di Scienze della Formazione Primaria che da poco hanno terminato il corso di Didattica della Fisica con il professor Federico Corni. Il testing ha permesso di verificare come la metodologia LEGO®SERIOUS PLAY® possa essere uno strumento di gamification coerente con l’approccio immaginativo in quanto la costruzione individuale e collettiva, la narrazione e la condivisione dei modelli, non facilita solo lo sblocco e la comunicazione originale degli apprendimenti e il loro consolidamento ma è anche un potente attivatore dell’immaginazione e dell’emozione, carburanti indispensabili per un’esperienza formativa autentica e coinvolgente.