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Il piano per un diploma europeo, iniziato nel settembre 2020 con la comunicazione della Commissione sulla realizzazione dello spazio europeo dell’istruzione entro il 2025, sta per diventare realtà.

Alla fine dello scorso marzo, la Commissione Europea ha presentato tre iniziative volte a promuovere la creazione di un diploma europeo, che andrebbe a vantaggio degli studenti e della comunità dell’istruzione superiore, stimolando la mobilità per l’apprendimento all’interno dell’UE e potenziando le competenze trasversali degli studenti.

Il pacchetto era stato già annunciato dalla Presidente Von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2023 e rientra nel programma di lavoro della Commissione per il 2024.

Il pacchetto comprende: una Comunicazione su un piano per un diploma europeo e due proposte di raccomandazioni del Consiglio, la prima per migliorare i processi di garanzia della qualità e il riconoscimento automatico delle qualifiche nell’istruzione superiore e la seconda per rendere le carriere accademiche più attraenti e sostenibili.

La Comunicazione ha proposto un percorso di cooperazione tra gli Stati UE e il settore dell’istruzione superiore verso la creazione di un diploma europeo riconosciuto automaticamente in tutto il territorio UE. Data la diversità dei sistemi di istruzione europei, la Commissione ha proposto un approccio graduale, con 2 possibili opzioni di accesso:

  • un marchio europeo preparatorio che offrirebbe un chiaro riconoscimento europeo e verrebbe attribuito ai programmi di diploma congiunto che soddisfano i criteri europei proposti. Gli studenti otterrebbero un certificato del marchio di diploma europeo insieme al diploma congiunto;
  • un diploma europeo (ovvero un nuovo tipo di qualifica basato su criteri comuni e ancorato alla legislazione nazionale) che sarebbe rilasciato congiuntamente da più università di Paesi diversi o da un soggetto giuridico europeo da esse istituito. In questo caso gli studenti riceverebbero un “diploma europeo” riconosciuto automaticamente.

Gli Stati membri saranno aiutati dalla Commissione nella realizzazione del diploma europeo attraverso diverse azioni, tra cui un laboratorio politico sul diploma europeo, che sarà istituito nel 2025 e sostenuto dal programma Erasmus+. Nel 2025 il programma Erasmus+ sarà protagonista anche grazie all’avvio di “progetti per il percorso verso un diploma europeo“. Essi avranno l’obiettivo di fornire incentivi finanziari agli Stati membri – insieme alle loro agenzie nazionali, alle università, agli studenti e alle parti economiche e sociali – affinché intraprendano il percorso verso il diploma europeo.

La speranza della Commissione è che questo progetto possa contribuire anche a soddisfare la domanda del mercato del lavoro e ad aumentare l’attrattiva dei laureati sul mercato, attirando studenti da tutto il mondo e rafforzando la competitività europea.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

A metà di marzo InEuropa ha avuto il piacere di accogliere e accompagnare una delegazione di insegnanti della scuola spagnola “C.E.I.P. Juan Pablo I” di Valderubbio (Granada) e dell’ “I.C. Umberto I” di Lanciano (Chieti) in una visita formativa presso delle strutture educative del territorio modenese.

Questa visita è avvenuta nell’ambito del progetto Just Action! – Teachers and students towards a sustainable transition, di cui InEuropa è partner, e del progetto di mobilità della scuola CEIP Juan Pablo, entrambi co-finanziati dal programma Erasmus+. Lo scopo dello  scambio è stato di stimolare la condivisione di buone pratiche didattiche volte a promuovere l’educazione alla cittadinanza globale, i valori della sostenibilità ambientale e il benessere della persona.

Il primo giorno, le 5 insegnanti, 3 spagnole e 2 italiane, sono state accolte dall’Istituto Comprensivo “G.Leopardi” di Castelnuovo Rangone (MO). La prima tappa è stata la scuola primaria di primo grado “A. Frank” di Montale, dove le insegnanti, dopo aver ricevuto la calorosa accoglienza data dai festeggiamenti del Pi Greco day, hanno potuto osservare le modalità di lavoro, le strategie di insegnamento, di valutazione e l’organizzazione scolastica della scuola modenese.

La seconda visita è stata alla Scuola Secondaria di primo grado “G. Leopardi” dove, dopo un breve incontro con gli alunni, le insegnanti ospiti si sono riunite nell’auditorium accolte dalle colleghe italiane insieme alla Dirigente scolastica Amelia Cerrato e alla Prof.ssa Antonia Zagnoni, Assessora alle Politiche scolastiche ed educative del Comune, per un confronto attivo sui modelli educativi dei rispettivi Paesi e istituti, scambio di approcci ed esperienze in particolare sulla relazione scuola-territorio, e sul benessere a scuola, come affrontare le fragilità. L’ultima tappa della giornata è stata la Scuola Primaria “Don Milani” a Castelnuovo R., dove le insegnanti, dopo un breve tour della scuola, hanno assistito alla presentazione, da parte di una classe quinta, del progetto “Extraterrestre alla pari”, che affronta il tema disparità di genere e di come la pressione sociale influenzi il carattere dei bambini a seconda del sesso a cui appartengono.

La visita è proseguita, il giorno successivo, presso la sede di Carpi della Cooperativa Sociale Nazareno e a conoscere l’Orchestra Scià Scià della cooperativa.

Le docenti ospiti, durante la lezione di musica tenuta dal maestro Enrico Zanella, hanno potuto cogliere alcuni aspetti e strategie educative inclusive nell’approccio alla musica, in un percorso professionalizzante dove non esistono barriere, grazie anche alla combinazione tra strumenti “tradizionali”, nuovi e digitale.   È stata una occasione per far conoscere i risultati del progetto Erasmus+ Sunraise – Stem UNlimited Raise thanks to Arts at School in Europe, nell’ambito del quale il maestro Zanella ha creato e sperimentato il “Musigramma”, uno strumento finalizzato all’insegnamento della geometria attraverso la musica. Il team di InEuropa ha accolto a braccia aperte le insegnanti in visita, favorendo la conoscenza e lo scambio tra realtà scolastiche ed educative diverse a livello nazionale e europeo, con lo scopo di creare relazioni che possano far nascere nuovi progetti di cooperazione ed incentivare nuove mobilità di insegnanti e di studenti da e verso il nostro paese.

Sono aperte le candidature per la costituzione di ‘Alleanze per l’Innovazione 2024‘, finanziate nell’ambito del programma Erasmus+ 2021-2017, azione chiave 2.

Le alleanze per l’innovazione sono volte a rafforzare la capacità di innovazione dell’Europa mediante la cooperazione e il flusso di conoscenze tra l’istruzione superiore, l’istruzione professionale e la formazione (sia iniziale che continua) e il più ampio ambiente socioeconomico, compresa la ricerca. Inoltre, hanno lo scopo di potenziare l’offerta di nuove competenze, soprattutto competenze digitali e competenze in materia di sviluppo sostenibile rivolte al potenziamento di nuove tecnologie.

Si possono presentare candidature, sia singolarmente che congiuntamente per entrambi i bandi corrispondenti alle due aree di azione dell’iniziativa:

Lotto 1: Alleanze per l’istruzione e le imprese

ideazione di progetti transnazionali, strutturati e orientati ai risultati, in cui i partner condividono obiettivi comuni e lavorano insieme per promuovere l’innovazione, nuove competenze, senso di iniziativa e mentalità imprenditoriale.

Lotto 2: Alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze (attuazione del “piano”)

volte a individuare approcci strategici e a stabilire una cooperazione per proporre soluzioni concrete di sviluppo delle competenze a breve e lungo termine nei settori che danno attuazione all’importante azione individuata dell’Agenda europea delle competenze per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza, e cioè il Patto per le competenze.

Può candidarsi qualsiasi ente pubblico o privato attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, che sia stabilito in uno Stato membro dell’UE o in un paese terzo associato al Programma Erasmus+, in particolare:

Lotto 1:

organizzazioni pubbliche o private:

    • Istituti di istruzione superiore
    • Fornitori di IFP
    • Reti di fornitori di IFP
    • Piccole e medie o grandi imprese (comprese le imprese sociali)
    • Istituti di ricerca
    • Organizzazioni non governative
    • Enti pubblici a livello locale, regionale o nazionale
    • Organizzazioni attive nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù
    • Intermediari che rappresentano organizzazioni o imprese dell’istruzione, della formazione o della gioventù
    • Organismi di accreditamento, certificazione, riconoscimento o qualificazione
    • Camere di commercio, dell’industria o del lavoro, Camere dell’artigianato
    • Parti sociali europee o nazionali
    • Ospedali o altri istituti di cura, compresa l’assistenza a lungo termine
    • Autorità responsabili dell’istruzione, della formazione o dell’occupazione a livello regionale o nazionale
    • Ufficio di collocamento
    • Uffici statistici nazionali
    • Agenzie di sviluppo economico
    • Associazioni settoriali o professionali
    • Consigli per le competenze settoriali
    • Enti che forniscono orientamento professionale, consulenza professionale, servizi di informazione e servizi per l’impiego

Le alleanze per l’istruzione e le imprese devono essere così composte: almeno 4 Stati membri dell’UE o paesi terzi associati al programma, coinvolgendo un minimo di 8 candidati (beneficiari, non entità affiliate). Il consorzio deve includere almeno 3 attori del mercato del lavoro (imprese o società, o organizzazioni intermediarie rappresentative, come camere, sindacati o associazioni di categoria) e almeno 3 fornitori di istruzione e formazione (IFP e istituti di istruzione superiore), come richiedenti (beneficiari, non enti affiliati). In ogni proposta dovrebbero essere coinvolti almeno un istituto di istruzione superiore e un fornitore di IFP come richiedenti (beneficiari, non entità affiliate).

Lotto 2

Membri del Patto per le Competenze

    • Istituti di istruzione superiore
    • Fornitori di IFP
    • Reti di fornitori di IFP
    • Piccole e medie o grandi imprese (comprese le imprese sociali)
    • Istituti di ricerca
    • Organizzazioni non governative
    • Enti pubblici a livello locale, regionale o nazionale
    • Organizzazioni attive nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù
    • Intermediari che rappresentano organizzazioni o imprese dell’istruzione, della formazione o della gioventù
    • Organismi di accreditamento, certificazione, riconoscimento o qualificazione
    • Camere di commercio, dell’industria o del lavoro, Camere dell’artigianato
    • Parti sociali europee o nazionali
    • Ospedali o altri istituti di cura, compresa l’assistenza a lungo termine
    • Autorità responsabili dell’istruzione, della formazione o dell’occupazione a livello regionale o nazionale
    • Ufficio di collocamento
    • Uffici statistici nazionali
    • Agenzie di sviluppo economico
    • Associazioni settoriali o professionali
    • Consigli per le competenze settoriali
    • Enti che forniscono orientamento professionale, consulenza professionale, servizi di informazione e servizi per l’impiego

Le alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze (piano) devono essere così composte: almeno 8 Stati membri dell’UE o paesi terzi associati al programma e coinvolgere almeno 12 candidati (beneficiari, non entità affiliate). Il consorzio deve includere almeno 5 attori del mercato del lavoro (imprese o società, o organizzazioni intermediarie rappresentative, come camere, sindacati o associazioni di categoria) e almeno 5 fornitori di istruzione e formazione (IFP e istituti di istruzione superiore) come richiedenti (beneficiari, non affiliati entità). In ogni proposta dovrebbero essere coinvolti almeno un istituto di istruzione superiore e un fornitore di IFP come richiedenti (beneficiari, non entità affiliate).

Anche le organizzazioni di paesi terzi non associati al programma possono partecipare come beneficiari a pieno titolo, entità affiliate o partner associati, ma non come coordinatore, se la loro partecipazione apporta un valore aggiunto essenziale al progetto.

Eccezione: le organizzazioni della Bielorussia Regione 2) e della Federazione Russa (Regione 4) non possono partecipare a questa azione.

Il budget complessivo è pari a 62.000.000,00 di Euro, così suddiviso: 30 milioni di euro per il lotto 1 e 32 milioni di euro per il lotto 2.

La scadenza per la presentazione delle candidature è il 7 marzo 2024.

Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito ufficiale di EACEA, agenzia che gestisce il programma.

Nome progetto
Immersion in nanoscience for education in the early years

Acronimo
NanoEYE

Programma e bando: Erasmus+, KA220-SCH – Cooperation partnerships in school education

Progetto in corso

Breve descrizione
Il progetto mira a promuovere le pari opportunità tra ragazzi e ragazze nell’educazione scientifica nei primi anni di vita per garantire l’accesso, l’inclusione, la diversità e l’equità nello sviluppo della personalità, dell’attitudine e delle competenze per promuovere la loro curiosità sul mondo che li circonda attraverso la nano scienza.


Obiettivi

AZIONE FORMATIVA PER INSEGNANTI. Nella prima fase, dopo aver mappato i bisogni degli insegnanti attraverso un’indagine sulle metodologie e risorse appropriate, sono messe a disposizione risorse didattiche appartenenti ad una metodologia di approccio alle nano scienze. Questo si tradurrà in un’azione di formazione per gli insegnanti al fine di ottenere risorse didattiche orientate all’insegnamento della conoscenza delle nanotecnologie e dei nanomateriali consistenti in una Guida didattica sulle scienze e le metodologie nell’educazione della prima infanzia ed esempi di metodologie basate su giochi teatrali e due laboratori.

SCHEDE DIDATTICHE SCARICABILI Nella seconda fase, una fase di sperimentazione, vengono realizzate 15 schede didattiche scaricabili. Nell’attuale scenario educativo è indiscutibile la necessità di lavorare con gli studenti utilizzando metodologie di insegnamento-apprendimento che siano attraenti e vicine a loro, in cui siano parte attiva. In questo senso, le metodologie basate sul gioco e il gioco stesso possono essere molto utili a tutti i livelli educativi. Inoltre, il gioco può sostenere soprattutto lo sviluppo delle competenze scientifiche. Questo strumento rappresenta una proposta didattica per creare materiale pedagogico con contenuti specializzati nella ricerca attuale sulle nano scienze e video esplicativi del passo dopo passo con esperimenti scientifici che serviranno da esempio. Inoltre, dà valore alla ricerca al fine di ottenere un prodotto e uno strumento utile per la comunità educativa. Come risultato, si otterrà un programma di 15 schede didattiche con video esplicativi su almeno 15 argomenti e applicazioni delle nano scienze. Queste schede saranno disponibili in tutte le lingue dei partner di progetto, per incoraggiare lo sfruttamento da parte dei beneficiari finali e permettere il trasferimento in altri paesi europei e saranno inserite sul sito web del progetto.

Attività 

Formazione a livello nazionale e internazionale con lo scopo di migliorare le conoscenze e le competenze degli insegnanti della prima infanzia e della primaria. Queste attività di formazione saranno basate sul syllabus del corso e sviluppate dai partner del progetto in Projects Results, e hanno lo scopo di offrire fin dall’inizio pari opportunità nel campo della scienza sia per i bambini che per le bambine. La realizzazione di queste attività avverrà in nei tre paesi partner (Italia, Irlanda e Spagna) e nelle scuole (in cui si terranno eventi formativi e incontri con lo staff). Verranno inoltre realizzati corsi di formazione digitali a cui si potrà accedere attraverso una piattaforma online che contiene gli strumenti basati sulle nanotecnologie costituiti da unità didattiche, esperimenti e video educativi.

Nell’ambito del progetto, la realizzazione di attività di formazione avrà luogo in 3 paesi europei differenti (Italia, Irlanda e Spagna), nelle scuole (eventi formativi, incontri con lo staff), eventi formativi di un giorno e corsi di formazione digitali a cui si accederà attraverso una piattaforma online che contiene gli strumenti basati sulle nanotecnologie costituiti da unità didattiche, esperimenti e video educativi. I diversi tipi di attività sono inclusi nei risultati del progetto (PR1 Azione di formazione per gli insegnanti, PR2 Schede didattiche scaricabili, PR3 documento di buone pratiche): Indagine sui bisogni degli insegnanti dedicati alla prima infanzia su metodologie e risorse scientifiche adeguate. 100% laboratorio sperimentale e approccio alle nanotecnologie. 100% laboratorio sperimentale di approccio alle nanotecnologie attraverso uno spettacolo teatrale: rappresentazione teatrale attraverso dimostrazioni scientifiche con le nanotecnologie. Le seguenti parti del piano di implementazione presenteranno diverse varianti di opportunità di formazione per lo sviluppo professionale degli insegnanti in cui i risultati del progetto possono essere utilizzati.

Coordinatore
ESCIENCIA (Spagna)

Partner
1. ESCIENCIA (Spagna)
2. Fondazione Castello di Padernello (Italia)
3. The Festival of Curiosity Limited (Irlanda)
4. UNIVERSIDAD DE ZARAGOZA (Spagna)
5. City of Dublin International Primary School Limited (Irlanda)

 

Durata
Il progetto ha una durata di 24 mesi, dall’ 1 gennaio 2022 all’1 gennaio 2024

 

Budget
Il progetto ha ricevuto una sovvenzione pari a € 185.330

Sono una studentessa del terzo anno del liceo linguistico Francesco Selmi di Modena, e ho iniziato l’esperienza stage per InEuropa srl il 6 giugno, appena finita la scuola.
Inizialmente mi sentivo stressata ed insicura, ma come prima esperienza lavorativa mi ha aiutato ad orientarmi nel settore.
Dal momento in cui tutti sono gradevoli e cordiali, ma soprattutto disponibili in caso avessi avuto bisogno di aiuto, mi sono sentita subito a mio agio.
I lavori vengono svolti online, un settore molto sviluppato al momento, che mi ha aiutato a capire i suoi lati positivi e negativi.
L’aspetto migliore è stato ricevere la mia propria indipendenza e fiducia da parte dei capi di lavoro, che non mi stressavano e lasciavano il mio tempo.
Ho fatto qualche traduzione e ricerca, e ho scritto articoli riguardo progetti svolti a cui ho avuto l’occasione di partecipare in presenza.
Questi ultimi riprendevano temi seri della società attuale come gli stereotipi di genere, ma anche disuguaglianze di genere in ambito lavorativo, nel quale io non ho ovviamente esperienze ma che mi hanno portato a conoscenza e allarmato sul mio futuro.
È stata una delle esperienze più belle, c’è un atmosfera amichevole ed accogliente e seria allo stesso tempo. Mi ha portato nuove conoscenze e capacità, ma soprattutto responsabilità. Ora posso definirmi entrata nel mondo del lavoro!