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La Commissione Europea ha pubblicato un report sull’iniziativa Food 2030, un progetto nato per stabilire una strategia di visione che possa collegare i più importanti programmi di investimento comunitario su un tema trasversale come la nutrizione e la sostenibilità, da Horizon Europe al Green Deal.

Il report fa il punto della situazione riguardo alle strategie “dal produttore al consumatore” e stabilisce undici percorsi di azione dove ricerca e innovazione possono fornire benefici collaterali legati alla nutrizione.

L’obiettivo di Food 2030 è infatti quello di migliorare la nutrizione, il clima, e la circolarità intervenendo sulle comunità nei vari livelli di governance.

In particolare, i percorsi d’azione indicati nel documento sono:

  • Governance per il cambiamento dei sistemi alimentari
  • Trasformazione dei sistemi alimentari urbani
  • Cibo dall’oceano e dalle risorse d’acqua dolce
  • Proteine alternative per il cambiamento dietetico
  • Spreco alimentare e sistemi alimentari efficienti sotto il profilo delle risorse
  • Il mondo del microbioma
  • Nutrizione e diete sane sostenibili
  • I sistemi di sicurezza alimentare del futuro
  • Sistemi alimentari Africa
  • Dati e trasformazione digitale
  • Sistemi alimentari a inquinamento zero

Nello specifico, il report sottolinea il fatto che queste iniziative non vadano intraprese in maniera isolata, ma che un approccio sistemico, olistico, interdisciplinare e transdisciplinare di cultura della ricerca e dell’innovazione siano fondamentali per il successo e il reale impatto di Food 2030.

Per scaricare la pubblicazione completa collegati qui.

La Commissione europea ha adottato il programma di lavoro 2024 di EU4Health, rivolto alle principali priorità della politica sanitaria dell’UE nel contesto dell’Unione europea della salute, con un budget previsto di € 752.400.000.

L’obiettivo del programma è accrescere la preparazione alle crisi dell’UE attraverso l’Autorità europea per la preparazione e risposta alle emergenze sanitarie (HERA), nonché la capacità di gestione delle sfide come quelle successive alla guerra in Ucraina nell’ambito della salute.

Inoltre, il programma per il 2024 assicurerà l’avvio di iniziative digitali fondamentali quali quelle dello Spazio europeo dei dati sanitari, mirata a migliorare l’assistenza sanitaria dei pazienti in tutta l’UE.

Il bilancio contribuirà altresì al miglioramento della resilienza dell’UE alle minacce sanitarie transfrontaliere, all’attuazione della Strategia farmaceutica per l’Europa e del Piano europeo per sconfiggere il cancro, con un sostegno specifico a iniziative a favore della salute mentale, la salute globale e l’evoluzione dei farmaci.

Infine, EU4Health continuerà a fornire sovvenzioni operative alle organizzazioni della società civile per rafforzarne il ruolo nell’attuazione delle politiche sanitarie dell’UE, tramite un budget pari a € 9.000.000 per il prossimo anno e un invito a presentare accordi quadro di partenariato per il biennio 2025-2026.

Il programma di lavoro è stato adottato lo scorso 28 novembre 2023 e segue il parere favorevole del Comitato del programma UE per la salute.

Scopri di più sulla pagina dedicata.

ATTUNE – Activate the University for Climate Change

Programma e bando
Erasmus+, KA220-HED – Partenariati di cooperazione nell’istruzione superiore, 2022 – Round 1

Progetto attivo

Breve descrizione
ATTUNE è un programma che affronta direttamente il tema del cambiamento climatico nei campus universitari e promuove e incoraggia l’azione di tutti i membri della comunità universitaria. È un programma di apprendimento innovativo che contribuisce a rendere l’università sempre più sostenibile. Il progetto è in linea con l’iniziativa New European Bauhaus che collega il Green Deal europeo alla vita quotidiana per costruire un futuro sostenibile e inclusivo.
Il programma originale ATTUNE faceva parte del progetto Re-Activate+, che GAP Spain ha condotto nei Paesi Baschi, con l’obiettivo cambiare le abitudini delle persone utilizzando l’approccio Ecoteam, estendendolo ad altre comunità (scuole). Nel 2018, la prima versione del programma è stata lanciata nel campus di Leioa dell’Università dei Paesi Baschi (UPV) e il suo successo ha spinto altri campus dell’UPV ad adottare il programma, seguiti da altre università in Spagna.

La vita universitaria va oltre l’attività educativa formale. I campus non sono solo luoghi in cui le persone si riuniscono per studiare e lavorare, ma interessano anche molte altre aree, come le attività ricreative e sportive, la mobilità, il cibo, il tempo libero, il consumismo, ecc. Anche le università hanno un impatto sulla popolazione locale e influenzano direttamente la sostenibilità dell’area in cui si trovano quindi la comunità universitaria rappresenta un ambiente ideale per influenzare i comportamenti per produrre una società più sostenibile.

ATTUNE riconosce che ogni università è diversa, non solo nel modo in cui funziona, ma anche nei suoi obiettivi nel rispondere alla crisi climatica.

ATTUNE affronta specificamente 2 priorità aggiuntive:
– valori comuni, impegno civico e partecipazione: il programma è progettato per coinvolgere tutti i membri della comunità universitaria – studenti, insegnanti e personale – sulla base di valori comuni che aiutano a mitigare l’impatto del cambiamento climatico.
– promuove sistemi di istruzione superiore interconnessi: il programma non unisce solo facoltà e campus dell’università partecipante, ma anche altre università nelle numerose reti esistenti.

Obiettivi
Gli obiettivi principali sono:

  • Consentire ai membri della comunità universitaria di passare dalla conoscenza all’azione
  • Contribuire alla transizione verde: oltre alle loro tradizionali funzioni (insegnamento, ricerca, ecc.), le università possono anche essere un modello per la sostenibilità ambientale basata sulle loro infrastrutture e operazioni. Per garantire che diventino sempre più sostenibili, è fondamentale che tutta la comunità partecipi al processo.

Altri obiettivi includono:
– Creare un quadro metodologico che possa essere utilizzato da qualsiasi università europee
– Sviluppare azioni adattate alla comunità universitaria in modo che queste possano agire contro i cambiamenti climatici nelle loro attività quotidiane
– Testare e convalidare il programma in 5 università europee che fungeranno da esempio per altre università nelle loro reti

Attività
ATTUNE è strutturato in due diverse fasi per favorire il cambiamento delle abitudini:

  • La fase 1: durante il primo trimestre accademico, l’intera comunità universitaria (studenti, docenti e personale) sarà invitata a partecipare a un programma online – strutturato come una serie di questionari e manuali – incentrato su questioni ambientali e sociali relative alla sostenibilità. L’obiettivo è ridurre l’impronta di carbonio nel contesto delle attività quotidiane universitarie
  • La fase 2: durante il secondo e terzo trimestre accademico saranno creati uno o più gruppi di “ricerca-azione” che si concentrano su un problema specifico, come i rifiuti, la mobilità, ecc. Essi studieranno il problema, progettando un programma d’azione che presenteranno al resto della comunità universitaria. I team di “ricerca-azione” saranno composti da studenti, docenti e personale. Alla fine di questa fase verranno raccolti i risultati e le misure d’impatto, che saranno poi condivisi con le parti interessate e con il pubblico in generale.

I materiali e la struttura del programma, basandosi su progetti precedentemente implementati da GAP Spain, sono già pronti e non necessitano di un ulteriore sviluppo.

Le attività principali sono:

  • 3 Incontri: il kick-off meeting a Bilbao, formazione transnazionale in Italia e l’evento di divulgazione in Germania
  • Sviluppo di contenuti, materiali e metodologia
  • Sviluppo di una piattaforma online in 6 lingue. La struttura prevede 2 parti: processo di implementazione e validazione mediante fase pilota nelle università partecipanti e sviluppo di linee guida che includeranno diversi manuali
  • Programma ATTUNE attivo e funzionante in 5 università.

Risultati attesi
I principali risultati attesi sono:

  • Una metodologia collaudata e praticabile: uno strumento prezioso per mitigare l’impatto della crisi climatica nel settore dell’istruzione superiore europea
  • Dati affidabili: il processo di convalida genererà una grande quantità di dati che possono essere raccolti e analizzati
  • Partecipanti motivati: gli utenti sperimenteranno cambiamenti comportamentali
  • Piattaforma online: uno strumento di lavoro che può essere adattato a culture diverse e facilmente traducibile per renderlo più accessibile e locale.

Capofila: Asociación Plan de Acción Global para la tierra GAP (ES)*

Partenariato:

  • InEuropa Srl (IT)*
  • Agado Gesellschaft für nachhaltige Entwicklung UG (DE)*
  • Fundacja GAP Polska – Plan Globalnego Dzialania na rzecz Ziemi (PL)*
  • Mikado Danismanlik Hizmetleri Ltd. Sti. (TR)*
  • Università degli studi di Siena (IT)
  • Universidad del País Vasco/ Euskal Herriko Unibertsitatea (ES)
  • Ozyegin Universitesi (TR)
  • Akademia Pedagogiki Specjalnej IM.MARII GRZEGORZEWSKIEJ (PL)
  • Stiftung Universität Hildesheim (DE)

Organizzazioni GAP

L’organizzazione GAP in ogni paese guiderà il programma e lavorerà a stretto contatto con l’università, tramite il suo ufficio per la sostenibilità o il team/persona responsabile della sostenibilità nell’università. Il ruolo dell’università sarà sia quello di promuovere il programma che incoraggiare la partecipazione e l’azione, mentre l’organizzazione GAP fornirà il materiale e faciliterà l’implementazione del programma.

Durata
Il progetto ho una durata di 26 mesi

Budget
Il contributo è di 400.000 €

Nome progetto: Architecture and Remembrance: the discrimination of architects in Nazi-fascist regimes

Acronimo: ARCH MEM

Progetto in corso

Capofila: FONDAZIONE DELL ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI MILANO (FOAMI)

Breve descrizione
Il progetto intende recuperare e valorizzare la memoria degli architetti che non hanno potuto svolgere il loro lavoro a causa delle misure discriminatorie adottate durante i regimi nazifascisti in Italia, Europa Centrale e in diversi altri paesi, sensibilizzando sia la comunità professionale che il pubblico in generale.

Obiettivi del progetto:

– Favorire la ricerca all’interno degli archivi interni e stimolare la produzione di output che possano tradurre per diversi target di pubblico informazioni, storie e risultati della ricerca storica e architettonica.

– Comprendere, grazie a uno specifico focus di ricerca, in modo più preciso le dinamiche e le conseguenze dei regimi nazifascisti in un quadro più ampio di eventi storici, illuminando un pezzo di storia finora non sufficientemente indagato.

Attività del progetto
Dopo un incontro operativo di avvio progettuale tra i partner, il metodo di lavoro sarà supportato da una ricerca condotta all’interno di associazioni professionali, biblioteche ed enti legati alla cultura ebraica, con un’attività di networking con comunità ed esperti della popolazione ebrea.

La situazione della ricerca relativa alla persecuzione degli architetti e ingegneri ebrei nella seconda metà degli anni ’30 e durante gli anni della Seconda guerra mondiale è incompleta, nonostante il numero di professionisti coinvolti e il loro livello qualitativo siano piuttosto elevati sia in Italia che in Europa. La ricerca proposta dal partner CDEC intende esaminare gli archivi pubblici, quelli degli ordini professionali coinvolti e la letteratura storiografica che si è occupata in modo inorganico di questo tema. Finora l’argomento è stato trattato con studi limitati e opere commemorative, di cui si terrà certamente conto. La ricerca proposta sarà condotta con metodo storico e si avvarrà della collaborazione e della sinergia di tutti gli enti e istituti che finora si sono occupati della persecuzione degli ebrei in Europa.

Infine verranno realizzati: un video-documentario, una mostra sugli architetti colpiti dagli atti discriminatori, una graphic novel, e una pubblicazione.


Partenariato:

  1. FONDAZIONE DELL ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI MILANO (FOAMI) – ITALIA
  2. UNIVERZITA KOMENSKEHO V BRATISLAVE – SLOVACCHIA
  3. FONDAZIONE CENTRO DI DOCUMENTAZIONE EBRAICA CONTEMPORANEA ONLUS (CDEC) – ITALIA
  4. FONDAZIONE MAXXI MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO – ITALIA
  5. ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI BOLOGNA – ITALIA
  6. ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DI ROMA E PROVINCIA – ITALIA
  7. ORDINE ARCHITETTI P.P.C. DI FERRARA – ITALIA

Durata: Il progetto ha una durata di 18 mesi, da aprile 2022 a settembre 2023

Contributo: 137.280,00 €

La Commissione europea ha proposto le dieci nuove idee di Partnership UE da lanciare nella seconda metà di Horizon Europe.

I partenariati si configurano come iniziative in cui l’Unione europea, le autorità nazionali e/o il settore privato si impegnano insieme per sostenere lo sviluppo e l’attuazione di un programma di attività di ricerca e innovazione.

I partner rappresentano industrie, università e organizzazioni di ricerca che hanno una missione di servizio pubblico a livello locale, regionale, nazionale o internazionale o le organizzazioni della società civile, comprese le fondazioni e le ONG.

Le dieci nuove Partnership saranno opereranno nei seguenti settori:

  1. Brain Health;
  2. Forests and Forestry for a Sustainable Future;
  3. Innovative Materials for EU (I’M for EU);​
  4. In-Orbit Demonstration and Validation;​
  5. Raw Materials for the Green and Digital Transition​;
  6. Resilient Cultural Heritage;
  7. Social Transformations and Resilience;
  8. Solar Photovoltaics;
  9. Textiles of the Future;
  10. Virtual Worlds.

La selezione proposta nella fase preparatoria verrà discussa con gli Stati membri e i Paesi associati, già coinvolti tramite il forum di coordinamento della Partnership Knowledge Hub, e sarà soggetto a modifiche tramite una consultazione strutturale aperta fino a settembre 2023.

La formalizzazione del portfolio avverrà con l’adozione del Piano strategico 2025-2027.

Scopri ulteriori dettagli nel sito ufficiale della Commissione.

La Commissione Europea ha pubblicato dodici nuovi bandi del programma EU4Health 2023.

L’obiettivo del programma EU4Health è quello di garantire un livello elevato di protezione della salute umana in tutte le politiche e le attività dell’Unione, in linea con l’approccio “One Health” e rappresenta il principale strumento di finanziamento per le iniziative dell’Unione in materia di salute secondo quattro “filoni” generali:

  • Prevenzione delle malattie
  • Preparazione alla crisi
  • Sistemi sanitari e personale sanitario
  • Digitale

Nello specifico sono stati pubblicati i seguenti nuovi bandi:

  • EU4H-2023-PJ-01 — Call for proposals to support access to medical devices for cross border health threats (HERA) (CP-g-23- 13) Budget disponibile: € 1.750.000
  • EU4H-2023-PJ-02 — Call for proposals to support stakeholders on the prevention of NCDs in the area of chronic respiratory diseases (DP-g-23-31-02) Budget disponibile: € 1.000.000
  • EU4H-2023-PJ-03 — Call for proposals on the prevention of NCDs in the area of mental health including actions supporting vulnerable population groups, such as migrants, refugees, Roma people and displaced people from Ukraine (DP-g-23-32-02) Budget disponibile: € 2.360.000
  • EU4H-2023-PJ-04 — Call for proposals on prevention of NCDs in the area of dementia and other neurological disorders (DP-g-23- 33-02) Budget disponibile: € 1.000.000
  • EU4H-2023-PJ-05 — Call for proposals to support the implementation of the strategic agenda for medical ionising radiation applications (SAMIRA) – organisation of clinical audit campaigns as a tool to improve quality and safety of medical applications of ionising (CR-g-23-44-01) Budget disponibile: € 1.500.000
  • EU4H-2023-PJ-06 — Call for proposals: action grants on mental health challenges for cancer patients and survivors Sub-topic (a): Mental health and Cancer (CR-g-23-19.01) Budget disponibile: € 8.000.000
  • EU4H-2023-PJ-07 — Call for proposals: action grants on mental health challenges for cancer patients and survivors Sub-topic (b): European Code for Mental Health (CR-g-23-19.02) Budget disponibile: € 2.000.000
  • EU4H-2023-PJ-08 — Call for proposals: action grants on the safety and quality of new Substances of Human Origin (Breast milk, faecal microbiota transplants) (a) HS-g-23-50.01 Breast milk (HSg-23-50.01) Budget disponibile: € 400.000
  • EU4H-2023-PJ-09 — Call for proposals: action grants on the safety and quality of new Substances of Human Origin (Breast milk, faecal microbiota transplants) (b) HS-g-23-50.02 Faecal microbiotic transplants (HS-g-23-50.02) Budget disponibile: € 400.000
  • EU4H-2023-PJ-10 — Call for Proposals: action grants on Facilitating Organ Paired Exchange (HS-g-23-51) Budget disponibile: € 600.000
  • EU4H-2023-PJ-11 — Call for proposals for a program on orphan medical devices, in particular targeting paediatric patients (HS-g23-65) Budget disponibile: € 500.000
  • EU4H-2023-PJ-12 — Call for proposal: action grants to contribute to the organisations of conference and events (OA-g-23-89) Budget disponibile: € 450.000

Per partecipare è necessario essere persone giuridiche (enti pubblici o privati) ed essere stabiliti in uno dei paesi ammissibili, cioè:

  1. Stati membri dell’UE (compresi i paesi d’oltremare e i territori ad esso collegati);
  2. Paesi del SEE elencati;
  3. Paesi associati al programma EU4Health.

Il budget totale è di 19.960.000 euro e la scadenza per presentare le candidature è per tutti i bandi il 17 ottobre 2023.

Scopri tutti i dettagli sul portale Funding and Tenders.